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The Throne Of a God - Capitolo 1

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DonKazim's avatar
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~Capitolo 1~
So cosa hai fatto ....
By Don Kazim
Special Thanks to Reilg

1° Giorno Della Fine, Mezzogiorno.


Era una bella giornata, cielo limpido e nessuna nuvola, tutto grazie alla scattante pony color cielo. Rainbow Dash quella mattina si era svegliata presto, cosi da poter ripulire tutto il cielo prima dell'appuntamento con le altre.
Ma purtroppo, come al suo solito, aveva fatto tutto di fretta e mancava ancora tempo per l' appuntamento. Annoiata e stanca andò a cercarsi una nuvoletta su cui potersi sdraiare che trovò nascosta dietro i campi dell'Sweet Apple Acres, se la prese e la spinse fino sopra la cupola del municipio.
Rainbow si sedette con i quarti posteriori sulla soffice nuvola, si affacciò per vedere com'era la situazione di sotto, vide che incominciavano ad arrivare i primi pony ad occupare i posti davanti al palco dove si terrà il discorso del sindaco. Rainbow Dash odiava quella parola "discorso". Per lei significava solo noia, noia, noia. Si sdraio con la schiena sul letto improvvisato con la nuvola, appoggiò la testa e mise gli zoccoli anteriori dietro di essa, disse fra se e se "Yaaawn…. Che sonno. Quasi quasi, mi faccio un sonnellino e forse salto anche quello stupido discorso. Eheheheh... "
Chiuse gli occhi e incominciò a sognare...

Passarono neanche cinque minuti che riaprì gli occhi, troppo sole e non riusciva a riposare. Si rialzo e spiego le ali per poi librarsi in aria.
Volò in un cielo con solo delle nuvole color panna a fare da sfondo.
Andò giù in picchiata ed entrò nella foresta Everfree, schivava a zig zag gli alberi e rocce che si trovava davanti, era un luogo suggestivo che però poco importava a Rainbow perché era emozionata, quando arrivò davanti alla casa di Zecora fece una cabrata all'insù, più in alto che poteva. Si fermo appena sopra le nuvole più alte, più in alto delle montagne circostanti, riusciva a vedere tutta la città di Ponyville e l'immenso campo campo di mele di Applejack.
Era una vista mozzafiato, e solo allora si rese conto che non si era mai fermata ad osservare da li sopra il paesaggio, le altissime montagne e Canterlot in lontananza...

"Ma cosa ...?!" disse Rainbow. C'era qualcosa di strano, una lunga nube di fumo nero pece usciva dalla città di Canterlot, era enorme.
"Canterlot va a fuoco? No, non può essere, devo avvertire tutti!"
Il pony scese giù in picchiata verso il municipio. Andava tanto veloce da poter creare un Sonic Rainbow, ci mise pochi minuti ad arrivare davanti al municipio.
Non vedeva nessuno, era addobbato a festa e c'era il palco ma nessun pony in lontananza.
Si allontanò dal municipio e andò per la via principale, dove risiedevano il mercato e la casa di Twilight.
Neanche lì c'era anima viva.
"Ma dove diavolo sono andati a finire tutti??"
Rainbow cercò ancora in giro, in ogni casa, ma non riuscì a trovare nessuno.
"Forse anche loro hanno visto il fumo e. Allora andrò verso Canterlot per dare un zoccolo!"
Detto ciò si diresse a tutta velocità verso la capitale, non riusciva a togliersi dalla mente il pensiero che potesse essere accaduto qualcosa di veramente brutto.

Arrivò alla città in men che si dica, mentre volava verso l'entrata non vide neanche l'ombra di un soldato o cittadino in giro. Penso che potessero essere al castello o scappati dalla citta è alzo gli occhi, vide che il fumo che si era intensificato parecchio da quando l'aveva notato da Ponyville, aveva ricoperto il cielo sopra la città.

Si avvicinò alle porte, ma notò che erano aperte e pesantemente danneggiate da quel che sembrava essere stato qualcosa di veramente pesante da poter sfondare delle grandi porte di metallo. Entrò in citta ma notò subito che era stranamente, troppo silenziosa e non solo la quiete della città e gli edifici erano strani, sembravano molto antichi, non i soliti palazzi eleganti ma solo case fatte di mattoni e legna che per lei sembravano case medioevali, il pony non si soffermò molto su questo dettaglio è corse verso il castello.
Di volare non se ne parlava visto il denso fumo che ricopriva i cieli di Canterlot, si mise a correre in quella che sembrava essere la strada principale ma si imbatte' in palazzi danneggiati e in un muro di fumo proveniente dalle case che andavano a fuoco.
"C-Canterlot sotto attacco? per Celestia! Devo scoprire cosa sta succedendo!" pensò.
Raccogliendo tutte le forze corse a capofitto nella nube ma non riusciva a vedere niente, gli occhi cominciarono a lacrimare per colpa della fuliggine.
Vedeva a malapena il pavimento ma sentiva qualcosa sotto gli zoccoli, sembrava acqua, tanta acqua, pensava Rainbow, ma era troppo densa e si fermo a vedere cos'era. Trovo uno spazio vuoto fra la nube ma era molto buio per vedere bene, alzo lo zoccolo ma comunque non riusciva vedere ancora bene è cosi aguzzò la vista meglio che poteva, la sua espressione cambio radicalmente ,il suo viso si coprì di puro terrore.

Era di un color rosso scuro ed era caldo e denso. Sangue! c'era del sangue per terra, intere pozzanghere ricoprivano il pavimento della strada selciata, s'erano formati dei piccoli fiumiciattoli che scorrevano fra i sassi e andavano in tutte le direzioni ma, Rainbow non voleva sapere da chi venisse.

Spaventata a morte spalanco a più che non poteva le ali e si libro in volo, ma la sua fuga s'interruppe a pochi metri d'altezza. Aveva sbattuto la testa contro qualcosa , aguzzò la vista per vedere attraverso il fumo, era una statua, aveva sbattuto la testa contro una statua ma non era una di quelle statue normali di Canterlot che raffiguravano Celestia o qualche altro famoso pony, era enorme e fatta di marmo raffigurante un carro trainato da dei pegasi. Incuriosita dalla strana statua si dimenticò per un istante del caos attorno a lei e si avvicinò alla statua e notò un dettaglio, il conducente. Era un essere che non aveva mai visto nei libri e ne in giro, era alto quasi due pony e si appoggiava per terra solo con quelle che sembrava essere due lunghe zampe posteriori e teneva le redini con quelle anteriori. Il viso era strano, da quel che riusciva a capire aveva due occhi e una bocca come tutti, ma sia il naso che la forma del viso era completamente strane per lei. Sul suo lungo corpo aveva un armatura con dei strani rigonfiamenti che finiva con una gonna. Dall'esprezione sembrava, da quel che capiva, essere fiero di qualcosa.
Era qualcosa che non aveva mai visto in vita sua.

La povera pony noto che la statua era ricoperta da macchie rosse, gli fecero ritornare in mente le pozzanghere di sangue lungo tutta la strada; si guardo in giro cercando aiuto e finalmente vide un'ombra che sembrava un pony, forse un soldato che cercava superstiti. Rainbow atterò di nuovo sulla strada e urlo: "Ehi! AIUTO! AIUTO!"
Si diresse verso l'ombra ma sembrava che non l'avesse sentita, mentre camminava cercava di evitare come poteva il sangue per terra. Questa volta urlo di nuovo cercando di farsi sentire: "Aiuto, sono Rainbow Dash. Ho visto il fumo da Ponyville e sono venuta qua, c'è molto sangue per terra! cosa sta succedendo!? Dove sono tutti?"
Il poni vide che il soldato non sentì di nuovo allora decise di andargli incontro.

Gli zoccoli affondavano nelle pozzanghere rosse producendo molti schizzi che andarono a finire sul manto color cielo, ricoprendo interamente le zampe e parte dell'addome. Aveva quasi raggiunto il pony ma lungo la strada incominciò a notare che per terra non c'era solo sangue, ma strani oggetti metallici luccicanti con una strana forma allungata, sembravano grossi coltelli. Non si fermò per capire cos'erano quegli oggetti di metallo e legno ma corse direttamente verso l'ombra che si faceva sempre più nitida.

Andando più avanti e finalmente la nube di fumo incominciò a diradarsi facendo spazio a spicchi di luce provenienti dai palazzi in fiamme; Nel fondo del suo cuore incomincio a salire un spirale di speranza misto a gioia nel sapere che c'era qualcuno oltre il fumo e che gli avrebbe dato delle risposte.
"Finalmente! Cosa succede a Canterlot? C'è sangue e fumo dovunque!" disse Rainbow mentre usciva dalla nube, ma le speranze e quel briciolo di felicità sparirono appena vide la dura realtà.
Incredula scoprì da dove veniva tutto quel sangue.

Il pony usci dalla strada piena di fumo per poi ritrovarsi in quel che sembrava essere una delle piazze principali di Canterlot, o almeno quel che ne rimaneva pensava Rainbow. Al centro della piazza era presente una grande fontana fatta ad archi con all'interno delle statue simili a quella del carro.

Incominciava a farsi buio e le nuvole di fumo non aiutavano per niente il pony impaurito a vedere meglio. Lo sguardo ricadde di nuovo sul pony che formava l'ombra di prima,  Rainbow si avvicinò, vide la cosa peggiore della sua intera esistenza: cadaveri ovunque.

Il cadavere del pony che cercava era lì, appoggiato ad altri corpi, accanto alla fontana da cui zampillava un'acqua rossa. L'intera piazza ne era ricoperta, ma Rainbow scoprì che non c'erano solo pony ma anche quell'esseri dalla forma strana accasciati a terra senza vita.

"S-s-sono morti?" la povera pony spaventata a morte continuava a ripeterla come una cantilena. Era impossibile contare quanti corpi c'erano, forse centinaia, ma comunque troppi da sopportare per un pony gioioso come lei.
"Ho sentito un rumore provenire dal Forum!"
Rainbow sentì urlare dalla strada alla sua sinistra, però le voci erano troppo rauche per dei normali pony. Delle ombre si avvicinavano di corsa, il pony vide che erano anche loro simili a quelle strane creature che riempivano la piazza. "Pensa!! Pensa!! Devo fare qualcosa!"
Rainbow vide una piccola stradina secondaria davanti a se, ma gli tremavano troppo le zampe per oltrepassare i mucchi di cadaveri.

Sapeva che dalla voce che avevano quelle strane creature, non avevano affatto buone intenzioni, così prese un grande respiro e corse verso la stradina davanti a lei. Nel correre sbatteva con gli zoccoli contro gli arti dei poveri cadaveri, più li colpiva e più a Rainbow uscivano lacrime di paura.
Finalmente riuscì ad entrare nella stradina, ma era solamente illuminata da qualche torcia lungo tutta la via. Si guardò in giro in cerca di un nascondiglio o di qualunque cosa potesse servigli per non farsi trovare da quegli esseri.
Trovò un grande barile abbandonato dietro a della spazzatura, corse verso il barile e con l'aiuto della bocca tolse il coperchio di legno.
Entrò con non poca fatica, era stretto e puzzava di qualcosa di marcio, appena tocco il fondo cerco il più possibile di accucciarsi nella speranza di non farsi trovare, ma teneva le orecchio sempre ben dritte per sapere cosa stava succedendo.

"La voce arrivava da questa parte!" disse uno dei due soldati.
"Sarà qualche pony bastardo che vuole fuggire!" urlò il suo compagno.
"Eccone uno, sta scappando verso il mercato!" detto ciò si udirono rumori di corsa farsi man mano più lontani.

Rainbow aspettò ancora qualche secondo per essere sicura che se ne fossero andati. Era ritornato il silenzio, allora decise di mettere fuori la testa e vide che quei due esseri erano andati via.
"Questi cosi hanno invaso Canterlot, e non riusciamo a fermarli!? O grande Celestia, non ci capisco più niente." Si mise i zoccoli davanti agli occhi.
"Devo andarmene!"
Prese un lungo respiro e con un balzo usci dal barile, non sapeva che cosa fare, alzo gli occhi al celo e pensò *Devo vedere meglio! Devo salire in alto e vedere che succede!*.

Spiegò le ali e con tutta la forza che aveva in corpo si librò in aria, superò lentamente la strane case fino ad arrivare a qualche metro dall'altezza sopra i tetti. Si voltò in direzione di Ponyville e con le lacrime sul viso non sapeva che cosa fare, voleva capire meglio cosa succedeva ma era tentava di ritornarsene nella sicurezza di casa sua. Prese un gran respiro e si voltò verso il castello....

Una grande esplosione verde avvolse la parte posteriore del castello. L'onda d'urto investi Rainbow che perse l'equilibrio e incomincio a precipitare giù verso la strada.
Con gran sforzo riuscì a ristabilire il volo e fece un' atterraggio di fortuna sul tetto di un campanile. Atterrò di petto e scivolò lungo il tetto per alcuni metri fermandosi mezzo metro prima del bordo, le zampe le facevano male. Si rimise in piedi ma tramava ancora per il brutto colpo, prese un lungo respiro e cercò di calmarsi ma sentì delle urla di terrore provenire dalla strada sotto il tetto, si spostò verso il bordo del tetto e guardò di sotto. Con grande stupore vide molti di quelli esseri, che da quel che capiva non erano soldati, cercare di scappare in ogni direzione dalla carica di un gruppo di soldati unicorni.

I pony incominciarono ad aprire fuoco con i loro corni verso gli esseri impauriti.
"Perché li stanno massacrando? Non sono armati e stanno fuggendo." si chiedeva Rainbow incredula di tanta cattiveria da parte di quei pony.
Notò che il gruppo di soldati si erano divisi e inseguivano i poveretti nelle vie davanti al campanile, Rainbow li seguì con lo sguardo fin quando non scomparvero nell'ombra.

Si girò verso il castello, e oltre a esso, il resto della citta era semi distrutta dal fuoco e dai vari combattimenti con la magia.

*Ma cosa vogliono da noi? Perché molti di loro non sembrano essere dei soldati?* se lo chiedeva in continuazione, ma sapeva che stando lì ferma sul quel tetto non sarebbe arrivata a capire le risposte a tutte quelle domande. Prese coraggio e si rimise in volo in direzione del castello.

Mentre volava era turbata, da una parte era felice che i pony vincessero ma tutta quella morte, quel sangue la spaventavano sempre di più.
Rialzò lo sguardo verso il castello, " O grande Celestia!!".
Rainbow notò che qualcosa di enorme stava uscendo dallo squarcio provocato dall'esplosione.
Scoprì cos'era quella cosa enorme, era un drago nero, non uno qualunque ma uno grosso metà del castello e si dirigeva verso di lei.
Impaurita si fermo come impietrita, era come se fosse ipnotizzata da quell'essere. Avvicinandosi si faceva anco più grande, Rainbow si riprese dall'ipnosi troppo tardi.

"CELESTIA!" Urlò il drago.

In pochi secondi il grande drago nero andò a scontarsi contro la povera pony, facendola andare giù, verso la città in fiamme. Aveva la vista appannata, non riusciva a capire niente, girava tutto e l'unica cosa che capiva è che era finita. Sarebbe precipitata al suolo e sarebbe finita là, niente più visioni di morte e dolore.

Tutto, in pochi secondi, è indolore.
Dopo pochi secondi di caduta libera si schiantò contro un albero. I rami attutirono non poco la caduta ma purtroppo non reggevano il peso del pony.

Toccò finalmente terra, era confusa, vedeva tutto bianco e non sentiva più il corpo, il dolore era sparito facendo spazio al senso di sollievo.
*E' tutto perduto, però mi sento meglio adesso. Anche se non volevo che finisse così, almeno me ne vado con felicità. Spero che le altre siano salve.*
Chiuse gli occhi per l'ultima volta, era pronta per lasciare tutto quel caos.

"RAINBOW DASH! RAINBOW DASH! Mi senti!?" qualcuno urlo vicino a lei, ma Rainbow pensò che fosse solo un sogno. Come poteva essere li Cheerylee in mezzo a quella guerra.
Tanto stava per finire tutto, aprì gli occhi ma continuava a vedere tutto bianco e sfocato per colpa del colpo alla testa.

"Stupida, scappa via! Salvati!" rispose Rainbow. Ma tanto sapeva che anche la bella maestra sarebbe finita come lei. Accasciata a terra, sotto un albero e senza vita.

"Aiuto! E successo qualcosa a Rainbow!" Urlò la maestra.

Rainbow richiuse gli occhi e aspettò che l'allucinazione passasse…
Li riaprì per controllare, ma con sua grande scalpore era circondata da molti altri pony, tra cui Cheerylee.
Non riusciva ancora a capire cosa stesse succedendo, non ci vedeva ancora bene, ma con un grande sforzo aprì gli occhi e si rialzò tremante, guardò in direzione di Cheerylee e gli urlò.
"Siete impazziti? Perché siete venuti a Canterlot!? Siamo sotto attacco!"
Non riusciva ancora a stare in piedi, era stanca e gli girava troppo la testa, ma capiva che non era un'allucinazione ma erano lì a fissarla.

Si rigirò verso gli altri pony alle sue spalle ma si trovò davanti Celestia e il sindaco, avevano tutte e due una faccia preoccupata.
"Rainbow" disse il sindaco con un tono preoccupata "Canterlot non è sotto attacco. Ti trovi a Ponyville e ci stai spaventando tutti."
Rainbow dopo che sentì le sue parole ancora spaventata vide che ella aveva ragione, non si trovava a Canterlot è nessuno aveva invaso niente. Guardò in direzione del castello e vide che era li, ne distrutta e ne in fiamme.
"Ma cosa succede? Perché sono a Ponyville? Ero lì pochi secondi fa. Ho visto tutto quel fuoco…." Rainbow era disorientata, non capiva, non poteva essere un sogno perché era troppo reale. Incominciò a mancarle il respiro, cosa stava succedendo? Non poteva essere un sogno.

Si avvicinò Celestia e parlò con una voce tranquilla, quasi confortevole.
"Cara, noi stavamo tutti qui a festeggiare, ad un certo punto abbiamo sentito un gran tonfo e ti abbiamo trovata accasciata per terra."
Rainbow capì che era caduta dalla nuvola da dove si era appisolata. Questo vuol dire che era tutto un sogno? O che questo era un sogno?

Cos'è reale e cosa no...
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jollyroger96's avatar
:star::star::star::star-half::star-empty: Overall
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:star::star::star::star-half::star-empty: Impact

La storia sembra andare avanti molto bene, l'originalità della trama e del suo metodo di sviluppo sono eccellenti.
Tuttavia rimane il problema di pochi errori di battitura anche se secondo me non influisce troppo negativamente sulla narrazione.
Ti chiederei solo di essere un po' più preciso nelle descrizioni delle situazioni, soprattutto quelle che si svolgono in un lasso di tempo breve.
Alcune possono risultare leggermente meno chiare ma posso anche sbagliarmi.

Per quanto riguarda la tua idea dei commenti, io la condivido in pieno ma non so quanto sia attuabile. I The jackal hanno una certa fama e youtube rende più facile quotare i commenti positivi e negativi qui risulta più difficile ma proviamoci comunque.


termina qui la mia critica, continua così <img src="e.deviantart.net/emoticons/w/w…" width="15" height="15" alt=";-)" title=";-) (Wink)"/>